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  • Immagine del redattoreAndrea Viliotti

FlowMind di J.P. Morgan per la generazione automatica di workflow

FlowMind di JP Morgan è un sistema avanzato per la generazione automatica di workflow per il settore finanziario che supera le limitazioni delle soluzioni RPA tradizionali, integrando i modelli Generative Pretrained Transformer (GPT). Questo sistema si adatta dinamicamente a situazioni impreviste, offrendo flessibilità operativa elevata. Utilizza un approccio basato su prompt universali e API stabili per gestire interazioni sicure e affidabili, riducendo il rischio di risposte inesatte. FlowMind migliora l'interazione con l'utente, permettendo una revisione efficace dei processi e un feedback costante, che contribuisce a ottimizzare ulteriormente i workflow.


FlowMind di J.P. Morgan per la generazione automatica di workflow
FlowMind di J.P. Morgan per la generazione automatica di workflow

Il recente sviluppo di FlowMind da parte del gruppo di ricerca in intelligenza artificiale di JP Morgan rappresenta un significativo passo avanti nell'automazione dei processi aziendali. Questo sistema innovativo, che incorpora tecnologie avanzate basate sui modelli Generative Pretrained Transformer (GPT), è progettato per superare le tradizionali limitazioni delle soluzioni di Robotic Process Automation (RPA). A differenza delle RPA, che si focalizzano principalmente su attività ripetitive e predefinite, FlowMind eccelle nella gestione di compiti che richiedono risposte a situazioni impreviste. Questa capacità di adattarsi dinamicamente lo rende particolarmente interessante per ambienti aziendali che necessitano di una flessibilità operativa elevata.

 

FlowMind si distingue per l'implementazione di una "ricetta" di prompt universale, che dirige il funzionamento dei modelli di linguaggio. Questa metodologia è integrata in modo efficace con API stabili e affidabili. Tale strategia non solo mitiga il rischio delle "hallucinations", ossia, risposte inesatte generate dai modelli, ma gestisce anche qualsiasi interazione diretta tra i modelli linguistici e i dati o il codice proprietario. Questo approccio è essenziale per mantenere l'integrità e la riservatezza delle informazioni, un requisito cruciale nel settore dei servizi finanziari.

 

FlowMind migliora notevolmente l'interazione con l'utente, offrendo descrizioni dettagliate e di alto livello dei flussi di lavoro che vengono generati automaticamente. Questa funzionalità consente agli utenti di esaminare i processi e fornire feedback in maniera efficiente. Inoltre, il team di ricerca ha rilasciato NCEN-QA, un nuovo set di dati specifico per il settore finanziario. Questo strumento è fondamentale per valutare le prestazioni di FlowMind, confrontandolo sia con le versioni standard che con altre varianti del sistema.

 

I risultati ottenuti dimostrano che FlowMind non solo aumenta significativamente l'efficienza nella creazione di workflow, ma sottolineano anche il valore cruciale di ciascun elemento della ricetta proposta e l'efficacia dell'interazione e del feedback degli utenti.


Queste innovazioni rappresentano un avanzamento notevole nel campo dell'automazione, aprendo nuove possibilità per l'ottimizzazione dei processi aziendali nel settore finanziario.


Introduzione a FlowMind di J.P. Morgan

 La Robotic Process Automation (RPA) rappresenta un cambiamento nel modo di gestire le attività lavorative, permettendo l'automazione di processi ripetitivi e minimizzando così l'intervento umano. Questa tecnologia utilizza software o "robot" per eseguire compiti predefiniti che normalmente richiederebbero l'azione di un operatore umano, come l'inserimento di dati o la gestione di transazioni. Nonostante i vantaggi in termini di efficienza e riduzione degli errori, l'RPA si basa fortemente su conoscenze specifiche e procedure dettagliate, il che ne limita l'uso in situazioni che richiedono flessibilità o che sono imprevedibili.

 

Per superare queste sfide, il team di JP Morgan ha investigato l'applicazione dei Large Language Models (LLMs), proponendo l'adozione di un sistema innovativo che incorpora gli LLMs per creare workflow dinamici, flessibili e sicuri. Questo sistema è progettato per adattarsi automaticamente a cambiamenti di contesto e rispondere efficacemente a situazioni nuove e non pianificate. L'adozione di questa innovazione segna un passo avanti verso soluzioni di automazione più intelligenti e adattabili, estendendo significativamente le possibilità di applicazione dell'RPA.

 

FlowMind adotta un design di prompt strutturato che sfrutta le capacità avanzate del modello Generative Pretrained Transformer (GPT) in modo preciso e organizzato, portando alla generazione di codice robusto ed efficiente per l'implementazione dei workflow. FlowMind quindi non solo ottimizza la generazione di workflow, ma lo fa in modo che risulti tanto sicuro quanto efficace.

 

Un pilastro fondamentale di FlowMind è la sua capacità di contrastare le "hallucinations", ovvero errori di generazione tipici degli LLMs. Per garantire un ragionamento preciso, il processo decisionale degli LLMs è supportato da API affidabili, che sono state scrupolosamente testate da esperti del settore. Questo garantisce non solo l'accuratezza, ma anche la sicurezza del sistema. FlowMind impiega queste API evitando interazioni dirette tra gli LLMs e qualsiasi codice o dato proprietario, salvaguardando così la privacy e assicurando una generazione di workflow sicura e affidabile. Questa strategia rafforza l'integrità del sistema e ne aumenta la fiducia tra gli utenti.

 

Riconoscendo l'importanza della supervisione umana, FlowMind incorpora attivamente il feedback degli utenti nel suo sistema. Il software è stato sviluppato per essere accessibile anche agli utenti senza esperienza di programmazione, offrendo descrizioni chiare e comprensibili dei workflow generati automaticamente.


Inoltre, in risposta al feedback ricevuto, FlowMind può modificare e ottimizzare i workflow in base alle specifiche esigenze degli utenti. Questo dialogo bidirezionale non solo aumenta l'efficacia del sistema, ma permette anche agli utenti di adattare i processi alle loro precise necessità e alle particolarità delle loro attività, migliorando così notevolmente la flessibilità e l'adattabilità del sistema.

 

Nel desiderio di contribuire attivamente al lavoro della comunità scientifica, JP Morgan ha reso disponibile il dataset NCEN-QA, specificamente progettato per il settore finanziario e basato sui rapporti N-CEN. Questo dataset può servire come una base per la valutazione di sistemi di generazione di workflow, con un focus particolare sui compiti di question-answering nel dominio dei fondi di investimento. Gli esperimenti condotti dal team di JP Morgan con NCEN-QA hanno dimostrato l'efficacia del metodo adottato.

Il team ritiene che questo dataset possa stimolare nuovi confronti di performance e accelerare il progresso nella ricerca dedicata alla generazione di workflow finanziari, favorendo così sviluppi innovativi e miglioramenti metodologici in questo campo.

 

NCEN-QA: Composizione del dataset per la valutazione di FlowMind

Il dataset NCEN-QA è stato sviluppato per fornire una risorsa di valutazione robusta per testare la capacità di FlowMind di gestire e rispondere a domande complesse sui dati dei fondi. I rapporti N-CEN, su cui si basa il dataset, sono presentazioni annuali obbligatorie per le società di investimento registrate negli USA. Ogni rapporto viene presentato a livello di trust, rappresentando quindi più fondi, e include dati dettagliati su custodi, servizi di pricing, consulenti per gli investimenti, commissioni lorde, il netto degli assets dei fondi, e altre informazioni pertinenti.

 

Per creare il dataset, il team ha estratto i rapporti N-CEN più recenti per ogni società di investimento dal database pubblico Edgar della U.S. Securities and Exchange Commission (SEC), limitandosi agli ultimi tre anni fino all'11 maggio 2023. Il processo di estrazione è stato limitato a un massimo di 10 rapporti al secondo, rispettando il limite di throughput imposto dal sito della SEC. In totale, hanno raccolto 8.548 rapporti, da cui sono stati selezionati e puliti i duplicati, portando a un totale di 2.794 rapporti utilizzabili, che coprono circa 12.000 fondi.

 

Sfruttando i dati raccolti, hanno creato 600 coppie di domanda-risposta, suddivise in tre livelli di difficoltà: NCEN-QA-Facile, NCEN-QA-Intermedio e NCEN-QA-Difficile, con ogni livello che comprende 200 coppie di domanda-risposta. Questa suddivisione mira a testare la capacità di FlowMind di rispondere a domande di diversa complessità e a fornire insight sulle varie caratteristiche e servizi dei fondi trattati nei rapporti N-CEN. Ogni set di domande è stato progettato per riflettere realisticamente le sfide analitiche che i professionisti del settore finanziario possono incontrare nel loro lavoro quotidiano, garantendo che FlowMind sia testato in scenari che simulano situazioni reali.

 

NCEN-QA-Facile

Nel set NCEN-QA-Facile, le domande sono progettate per valutare la capacità del sistema di estrarre informazioni specifiche da un unico rapporto N-CEN per ogni fondo coinvolto. Questo livello di interrogazione serve a testare la precisione con cui il sistema può identificare e fornire dati specifici, senza necessità di analisi complesse o di elaborazione di molteplici fonti di informazione. Le domande sono strutturate in due categorie principali.

 

Domande relative a entità specifiche che forniscono servizi ai fondi.

Esempio (Q1): "Chi è il custode del Precious Metals Mutual Fund?"

Questa tipologia di domanda richiede al sistema di identificare e riportare l'entità che gestisce la custodia dei beni del fondo specificato. La risposta è diretta e si basa su un'informazione chiaramente delineata nel rapporto N-CEN.


Domande che richiedono informazioni numeriche specifiche sui fondi.

Esempio (Q2): "Qual è la commissione lorda per il Rule One Fund?"

In questo caso, la domanda mira a ottenere dati quantitativi precisi, come le commissioni lorde, che sono indicati nei rapporti. Questo tipo di domanda verifica la capacità del sistema di estrarre cifre specifiche che possono essere cruciali per l'analisi finanziaria o la valutazione del fondo.


Per questo set, sono stati selezionati 200 fondi dai rapporti N-CEN più recenti, e le risposte a queste domande sono state rigorosamente derivate dai dati contenuti nei rapporti. Le 200 coppie di domanda-risposta sono state equamente distribuite tra le due categorie di informazioni sopra descritte, garantendo una varietà di interrogazioni che riflettono le comuni esigenze informative nel settore finanziario.

 

NCEN-QA-Intermedio

Il set NCEN-QA-Intermedio si distingue per il suo livello di complessità maggiore rispetto a NCEN-QA-Facile, introducendo domande che richiedono non solo l'accesso a informazioni specifiche sui fondi ma anche la capacità di eseguire calcoli matematici per formulare risposte. Questo livello è progettato per testare la precisione e l'efficacia analitica del sistema in scenari più esigenti, dove è necessaria una maggiore comprensione finanziaria e capacità di manipolazione dei dati.


Q1: Qual è il rapporto tra la commissione lorda e gli asset netti del fondo per il SFT International Bond Fund?

Questa domanda richiede al sistema di calcolare un rapporto, che implica la divisione della commissione lorda per gli asset netti del fondo specificato. Il risultato fornisce un'indicazione del costo relativo del fondo rispetto alla sua dimensione totale di asset, un dato critico per gli analisti che valutano l'efficienza del gestore del fondo.


Q2: Qual è il rapporto tra le vendite totali di acquisto e gli asset netti per il Core Fixed Income Portfolio?

Similmente alla prima domanda, questa query mette alla prova la capacità del sistema di elaborare e confrontare due variabili finanziarie distinte: le vendite totali di acquisto e gli asset netti. Il calcolo di questo rapporto aiuta a comprendere la liquidità o il volume di attività commerciale del fondo in relazione alla sua grandezza complessiva.


Per questo set, hanno selezionato 200 fondi dai rapporti N-CEN, con particolare attenzione a garantire che le informazioni richieste fossero disponibili e corrette per eseguire i calcoli necessari. Le 200 coppie domanda-risposta sono state distribuite equamente tra le tipologie di domande menzionate, Q1 e Q2, per garantire una varietà di sfide analitiche all'interno del set.


L'obiettivo principale di questo set è valutare la capacità di FlowMind di integrare e analizzare dati finanziari complessi e di eseguire calcoli che sono frequentemente necessari nel campo degli investimenti. La competenza in questi compiti è essenziale per un sistema di intelligenza artificiale che mira a supportare decisioni finanziarie informate e accurate.

 

NCEN-QA-Difficile

Il set NCEN-QA-Difficile è progettato per sfidare ulteriormente le capacità di FlowMind con domande che implicano la gestione di informazioni multiple e complesse riguardanti diversi fondi o interazioni tra più entità finanziarie. Questo livello di difficoltà testa non solo la precisione nella raccolta e nell'elaborazione dei dati ma anche la capacità di aggregare e analizzare informazioni complesse da più fonti.

 

Q1: Qual è la commissione lorda aggregata sui fondi ClearBridge Dividend Strategy Fund, Baird Mid Cap Growth Fund e Baron Discovery Fund?

Questa domanda richiede il calcolo delle commissioni lorde aggregate di più fondi, una sfida significativa poiché implica la somma delle commissioni di diversi fondi. Il sistema deve non solo individuare i dati corretti per ciascun fondo ma anche eseguire l'aggregazione corretta per fornire una risposta accurata.


Q2: Quali fondi gestisce la società di consulenza per investimenti AlphaMark Advisors, LLC?

Questa domanda testa la capacità del sistema di identificare tutti i fondi gestiti da una specifica società di consulenza. Implica una comprensione delle relazioni tra entità diverse e la capacità di estrarre dati relativi a multiple gestioni di fondi, che possono variare notevolmente in numero e tipo.

 

Per rispondere a domande del tipo Q1, sono stati scelti circa 70 gruppi di dati relativi a vari fondi di investimento. Questi gruppi includono informazioni su diverse categorie finanziarie, come le "commissioni lorde" e le "vendite totali di acquisto". Utilizzando questo metodo, è possibile verificare l'efficacia del sistema nell'unire e analizzare dati finanziari provenienti da fonti diverse.


Per le domande di tipo Q2, hanno selezionato circa 130 società di servizi, tra cui custodi, consulenti per gli investimenti, e altri, campionando i fondi associati a ciascuna di queste entità. Questo tipo di domanda richiede una mappatura estesa delle relazioni tra servizi e fondi, che può risultare complessa data la varietà e il numero di relazioni possibili.


Le domande del set NCEN-QA-Difficile sono state create per simularle sfide che gli analisti finanziari potrebbero affrontare nella vita reale, dove è spesso necessario combinare e analizzare dati da molteplici fonti per prendere decisioni informate.

 

API N-CEN nel framework FlowMind

Il framework FlowMind incorpora l'uso di Application Programming Interfaces (API) progettate per potenziare e stabilizzare le capacità di ragionamento dei Large Language Models (LLMs). Il sistema adotta un approccio solido e metodico alla gestione dei dati, utilizzando le API per superare le problematiche frequenti degli LLMs, quali le allucinazioni e le limitazioni di token. In questo modo, offre una soluzione più sicura e affidabile per il trattamento e l'analisi di informazioni complesse.

 

Funzionalità delle API N-CEN in FlowMind

Le API N-CEN sono state sviluppate specificatamente per elaborare i rapporti N-CEN, documenti critici nel contesto dei fondi di investimento registrati negli USA. Queste API permettono a FlowMind di generare workflow autonomamente, strutturando una serie di operazioni che vanno dal recupero alla estrazione dei dati richiesti.

 

Ecco un dettaglio delle tre funzioni principali fornite dalle API.

 

1. Recupero

get_report: Impiega la libreria RapidFuzz per chiarire il nome di un fondo d'investimento. Questo processo permette di identificare e recuperare il Numero di Accesso N-CEN, che è l'identificatore unico dell'ultimo rapporto associato a quel fondo.


get_all_reports: Raccoglie i rapporti memorizzati nella cache ottenuti da get_report per ogni nome di fondo nel dataset.


fetch_block: Recupera blocchi di testo specifici all'interno di un rapporto, dato un nome di fondo.


2. Partizione

segment_report: Divide un rapporto N-CEN in una lista di blocchi di fondi, facilitando l'analisi dettagliata dei dati quando più fondi sono presenti in un singolo rapporto.


3. Estrazione

extract_entity: Identifica e recupera entità dal testo, che possono includere nomi, identificatori e altre informazioni rilevanti contenute in blocchi di testo simili al XML.


extract_value: Estrae valori specifici quali "commissione lorda" e "vendite di acquisto" utilizzando la libreria RapidFuzz. La funzione abbina le etichette specificate nella query con le corrispondenti entità presenti nei documenti dei fondi, assicurando così un abbinamento preciso e affidabile.

 

Impatto e valutazione

L'integrazione di queste API in FlowMind non solo semplifica la gestione dei dati ma aumenta anche l'accuratezza e l'efficacia con cui il sistema può processare e rispondere alle query complesse. I risultati sperimentali hanno dimostrato che i metodi proposti superano significativamente le basi di confronto. Inoltre, gli studi di ablazione confermano l'importanza di ciascun componente nell'architettura del sistema, sottolineando come la combinazione di LLMs e API specifiche possa risolvere compiti di analisi dati con elevata precisione e affidabilità.

 

Questo approccio dimostra l'efficacia di FlowMind nel fornire soluzioni di automazione intelligenti che sono non solo tecnicamente avanzate ma anche altamente adattabili alle esigenze specifiche del settore finanziario, migliorando significativamente la capacità di gestire e analizzare grandi volumi di dati finanziari.

 

Analisi comparativa e valutazione delle prestazioni di FlowMind

Il team di JP Morgan ha eseguito una serie di analisi comparative e valutazioni delle prestazioni di FlowMind.

 

GPT-Context-Retrieval nel Contesto di FlowMind

Il metodo GPT-Context-Retrieval rappresenta un approccio standard nell'utilizzo dei Large Language Models (LLM) per rispondere a domande specifiche, facendo affidamento sul recupero e l'uso di contesti pertinenti. Utilizza il modello di embedding testuale "text-embedding-ada-002" per analizzare i blocchi di testo, valutando la loro pertinenza attraverso la similarità coseno. Sebbene efficace, questo metodo mostra delle limitazioni significative, in particolare a causa delle restrizioni sul numero massimo di token che possono essere gestiti. Queste limitazioni possono impedire una gestione adeguata delle domande che richiedono contesti più ampi o dettagliati.

 

Nell'ambito di FlowMind, il sistema GPT-Context-Retrieval è stato impiegato come benchmark per evidenziare le prestazioni avanzate del nuovo sistema sviluppato da J.P. Morgan. Grazie alla sua capacità di incorporare i feedback degli utenti e di interfacciarsi con API affidabili, FlowMind ha mostrato notevoli miglioramenti nella gestione di situazioni impreviste e nella sua capacità di adattarsi in modo dinamico a nuove necessità, superando così le limitazioni del metodo GPT-Context-Retrieval. Questo confronto evidenzia come FlowMind riesca a gestire compiti più complessi e dinamici, che sono particolarmente critici nel settore finanziario dove la precisione e l'affidabilità delle informazioni sono essenziali.

 

Impatto del feedback degli utenti

Il sistema FlowMind evidenzia l'importanza dell'integrazione del feedback degli utenti nel perfezionamento e miglioramento delle prestazioni della generazione automatica dei flussi di lavoro. L'impiego di questo feedback è cruciale non solo per correggere errori e perfezionare i processi, ma anche per adattare il sistema alle effettive necessità degli utenti in contesti operativi dinamici.

 

Correzione degli errori e miglioramento dell'interpretazione

Nel dataset NCEN-QA Facile, un esempio evidente dell'utilità del feedback si è manifestato quando il sistema ha mal interpretato la parola "February", considerandola erroneamente come riferimento temporale. Grazie al feedback tempestivo dell'utente, FlowMind ha corretto questa interpretazione, riconoscendo "February" come parte integrante del nome di un fondo. Questa correzione ha permesso al sistema di fornire risposte corrette e di affinare la sua capacità di interpretazione contestuale, evidenziando l'efficacia del feedback nel migliorare l'accuratezza delle informazioni restituite.

 

Adattamento a complessità crescenti

Man mano che il sistema è stato testato con livelli di complessità superiori, come nei dataset NCEN-QA Intermedio e Difficile, il feedback degli utenti ha assunto un ruolo ancora più cruciale. In questi contesti, gli utenti hanno aiutato a rettificare supposizioni errate e a guidare il sistema nella corretta elaborazione delle informazioni. Per esempio, è stato necessario modificare l'approccio di FlowMind per il calcolo del "gross commission ratio". Inizialmente, il sistema tentava di estrarre direttamente questo dato, ma attraverso il feedback si è capito che il valore doveva essere calcolato da più parametri. Questa modifica ha non solo aumentato la precisione del sistema ma ha anche migliorato la sua utilità pratica per gli analisti finanziari, fornendo loro dati più accurati e contestualmente rilevanti per le loro analisi.

 

Implementazione di feedback in tempo reale

L'implementazione di feedback in tempo reale trasforma FlowMind in uno strumento più flessibile e adattabile, capace di apprendere continuamente dalle interazioni con gli utenti. Questa caratteristica risulta particolarmente preziosa in contesti aziendali dove i requisiti possono cambiare rapidamente. La capacità di FlowMind di modulare le proprie risposte in base al feedback ricevuto assicura non solo l'accuratezza, ma anche la pertinenza delle sue funzionalità di automazione di fronte a esigenze in evoluzione.

 

Il feedback degli utenti non solo migliora la qualità delle risposte di FlowMind ma promuove anche un ambiente di collaborazione e adattabilità, dove il sistema può essere continuamente affinato per rispondere meglio alle sfide del settore finanziario. Questo processo di feedback costante permette a FlowMind di rimanere all'avanguardia nelle soluzioni di automazione, mantenendo un'elevata standardizzazione e personalizzazione delle risposte fornite.

 

In conclusione, l'approccio di FlowMind alla gestione del feedback degli utenti dimostra un'integrazione profonda tra tecnologia avanzata e interazione umana, realizzando il pieno potenziale degli strumenti di intelligenza artificiale.

 

Varianti di FlowMind e loro impatto

 

Nel quadro dello sviluppo di FlowMind da parte del team di JP Morgan, diverse varianti del sistema sono state testate per valutare l'impatto di specifiche configurazioni sulle prestazioni complessive del modello. Queste varianti sono cruciali per comprendere come elementi diversi contribuiscano alla robustezza e all'efficacia del sistema in scenari reali di automazione dei processi aziendali.

 

FlowMind-NoConText (FlowMind-NCT): Analizzando l'impatto dell'assenza di contesto nelle query iniziali, questa variante ha mostrato una riduzione significativa delle prestazioni, sottolineando come la presenza di un contesto ben definito sia essenziale per guidare il modello verso interpretazioni accurate e pertinenti. Questa osservazione conferma l'importanza di integrare informazioni contestuali nei prompt utilizzati per attivare le capacità di risposta del modello.


FlowMind-BadApis (FlowMind-BA): Nell'ambito di questa configurazione, l'uso di nomi di parametri di input semanticamente irrilevanti per le API ha messo in luce l'importanza critica di interfacce di programmazione ben definite. Specificamente, l'esperimento ha evidenziato come la scelta di nomi generici per i parametri, ad esempio modificando "get_report(fund_name)" in "get_report(x)", possa direttamente causare errori operativi, compromettendo così l'efficienza complessiva del sistema


FlowMind-NoCodePrompt (FlowMind-NCP): Eliminando la richiesta esplicita al modello di generare codice, questa variante ha permesso di esplorare le implicazioni di tale omissione sulle capacità operative del sistema. La diminuzione dell'accuratezza in questa configurazione ha messo in luce l'importanza di fornire istruzioni chiare e dirette agli LLM per la generazione di workflow e risposte codificate, essenziali nell'automazione dei processi.

 

Questi studi di varianti aiutano JP Morgan a migliorare continuamente l'integrazione della tecnologia LLM nei loro processi, potenziando così le capacità di automazione e risposta del sistema in modo significativo.

 

In conclusione, l'analisi comparativa delle diverse varianti di FlowMind sottolinea l'importanza fondamentale di una corretta configurazione del contesto e delle API per ottenere risposte che siano non solo precise, ma anche funzionalmente appropriate.

 

Conclusioni

FlowMind, l'innovazione sviluppata da JP Morgan, segna un'avanzata significativa nella generazione automatica di workflow, superando i limiti della Robotic Process Automation (RPA) tradizionale. A differenza delle soluzioni RPA, che operano principalmente su attività ripetitive, FlowMind integra i Large Language Models (LLMs) per gestire compiti dinamici e rispondere a situazioni impreviste, una caratteristica vitale in ambienti aziendali che richiedono flessibilità.

 

Il sistema si distingue per la sua capacità di utilizzare prompt strutturati e API stabili per limitare le "hallucinations", ovvero risposte inesatte generate dai modelli, garantendo così l'accuratezza e la sicurezza delle informazioni nel contesto sensibile dei servizi finanziari. Questo approccio protegge la riservatezza e integrità dei dati, un aspetto cruciale per JP Morgan.

 

FlowMind migliora anche l'interazione con l'utente, permettendo una revisione efficiente dei workflow generati e l'incorporazione di feedback. Questa caratteristica facilita un miglioramento continuo dei processi basato sulle interazioni reali con gli utenti, rendendo il sistema estremamente adattabile alle esigenze specifiche. Inoltre, il rilascio di NCEN-QA, un dataset specifico per il settore finanziario, è fondamentale per testare e confrontare le prestazioni di FlowMind, migliorando la validità e l'efficacia del sistema.

 

I risultati ottenuti indicano che FlowMind non solo incrementa l'efficienza nella creazione di workflow ma valorizza anche l'interazione e il feedback degli utenti, dimostrando un notevole avanzamento nell'automazione dei processi aziendali. Queste innovazioni offrono nuove possibilità per l'ottimizzazione dei processi nel settore finanziario, potenzialmente trasformando le strategie operative e migliorando la gestione delle risorse.

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