Oltre l'Hype: La Consulenza Strategica AI di Andrea Viliotti con il Progetto Rhythm Blues AI
- Andrea Viliotti
- 3 ore fa
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Sono Andrea Viliotti e attraverso il mio lavoro accompagno imprenditori e dirigenti nel complesso mondo dell'Intelligenza Artificiale. Ho ideato il progetto Rhythm Blues AI partendo da una constatazione tanto semplice quanto critica: la maggior parte dei progetti di IA applicati alle aziende fallisce o non raggiunge i risultati sperati. Il motivo non risiede, come molti credono, in un limite della tecnologia, ma in un vuoto a monte: manca una visione strategica, reale e consapevole, da parte della proprietà, del consiglio di amministrazione o dell'amministratore delegato. È per colmare questo vuoto che ho sviluppato il mio approccio di Consulenza Strategica AI Andrea Viliotti e il progetto Rhythm Blues AI, un processo nato da quattro anni di intenso lavoro sul campo per trasformare l'IA in un autentico vantaggio competitivo.
Perché i Progetti IA Falliscono? La Visione Strategica di Andrea Viliotti
Rhythm Blues AI: La Risposta alla Crisi dei Progetti di Intelligenza Artificiale
Divulgazione Gratuita: La Base della Consulenza Strategica AI
Dalla Ricerca al ROI: Come Andrea Viliotti Trasforma i Dati in Strategia
Un Percorso per la Leadership: La Visione Strategica sull'IA oltre i Tecnicismi
Dalla Teoria all'Azione: L'Accompagnamento Continuo di Rhythm Blues AI
Architetto Strategico vs Fornitore: Il Posizionamento Unico di Andrea Viliotti
Formazione Critica sull'IA: Evitare il Debito Cognitivo e Dominare la Tecnologia
Navigare l'AI Act: La Guida Strategica alla Compliance Normativa
Oltre il ROI: Misurare l'Impatto Reale della Consulenza Strategica AI

1. Perché i Progetti IA Falliscono? La Visione Strategica di Andrea Viliotti
Perché è così importante che la visione strategica parta dai vertici aziendali? La risposta è semplice: l'intelligenza artificiale applicata al business non è una mera ottimizzazione di procedure esistenti, ma una loro completa rivisitazione. Questo significa che la sua implementazione non può essere delegata passivamente al responsabile IT. Faremmo un'eccezione solo per un'azienda nativamente digitale, dove il reparto tecnologico coincide con il cuore pulsante del business. Ma in un'impresa del settore manifatturiero, della GDO, artigianale o di consulenza, l'IT è uno strumento di supporto, non il custode del DNA e del pensiero strategico aziendale.
Il fallimento sistemico dei progetti di IA, che secondo Gartner raggiunge l'85% dei casi, nasce proprio da questa errata percezione. L'intelligenza artificiale viene ancora vista come un "software da applicare in azienda", una soluzione plug-and-play. Ma non è così. L'IA è una leva per ripensare i flussi di lavoro e l'intera catena del valore. Pertanto, questi processi possono essere concepiti e guidati solo da chi ha la visione d'insieme dell'impresa. Con questo non intendo dire che il CEO debba occuparsi dell'implementazione tecnica; quella sarà, ovviamente, compito dei reparti tecnici e delle varie funzioni coinvolte. Intendo dire che la guida logico-strategica deve rimanere saldamente nelle mani della leadership. Senza questa guida, i progetti si arenano, privi di sponsor autorevoli e disconnessi dagli obiettivi di business.
2. Rhythm Blues AI: La Risposta alla Crisi dei Progetti di Intelligenza Artificiale
Partendo da questa premessa, maturata in quattro anni di intenso lavoro di analisi, sperimentazione e applicazione dell'IA al business, ho sviluppato il progetto che ho chiamato Rhythm Blues AI. L'idea centrale è proprio quella di aiutare le aziende a colmare il profondo divario di visione strategica sull'IA, fornendo a imprenditori, CEO e dirigenti gli strumenti conoscitivi e consulenziali per guidare con successo questa trasformazione. Il mio approccio non è nato da teorie accademiche, ma dall'esperienza pratica di ex imprenditore che conosce bene "le pressioni, le decisioni difficili e la necessità di ottenere risultati tangibili".
Rhythm Blues AI si propone come una risposta concreta alla domanda sul perché così tanti progetti di intelligenza artificiale falliscono. Agisce su due fronti complementari e paralleli: da un lato la diffusione di conoscenza strategica per creare consapevolezza, dall'altro l'affiancamento consulenziale sul campo per tradurre quella consapevolezza in azioni concrete e risultati misurabili. L'obiettivo è far sì che l'IA non venga più percepita come una misteriosa scatola nera o un semplice software da acquistare, ma come ciò che è realmente: un potente catalizzatore di trasformazione del business. Per rispondere a questa esigenza, ho strutturato Rhythm Blues AI su un modello a doppio canale. La prima parte consiste nella divulgazione gratuita di contenuti di alto valore (Fase 1), che permette ai dirigenti di comprendere il mio approccio e di formarsi un'opinione senza alcun costo.
Questo crea un rapporto di fiducia e abbassa la naturale barriera che esiste verso un investimento importante. Di conseguenza, quando un'azienda decide di passare alla consulenza strategica a pagamento (Fase 2), lo fa con una maggiore consapevolezza e con un rischio molto più basso, perché ha già potuto verificare la qualità e la concretezza del mio metodo.
3. Divulgazione Gratuita: La Base della Consulenza Strategica AI
La prima componente del mio progetto Rhythm Blues AI è un'iniziativa di divulgazione gratuita, mirata a diffondere una corretta comprensione dell'IA presso il target che ha la responsabilità strategica: imprenditori, amministratori delegati e dirigenti d'azienda. L'obiettivo è demistificare l'IA e renderla accessibile, trasformandola da concetto astratto a leva concreta di vantaggio competitivo. Per raggiungere questo scopo, utilizzo un approccio multicanale che combina diversi formati di contenuto:
Articoli e post testuali: Pubblicati sul mio blog personale e sul profilo LinkedIn, per approfondire concetti chiave in modo discorsivo e analitico.
Contenuti multimediali: Video sul canale YouTube e puntate di podcast, dove gli stessi temi vengono trattati con un linguaggio conversazionale, adatto anche ai non addetti ai lavori.
Questi contenuti sono progettati specificamente per il target business. Forniscono consigli pratici e analisi di scenario su cosa l'Intelligenza Artificiale può fare per l'azienda e nell' azienda, mantenendo sempre un taglio strategico e orientato ai risultati. Questa strategia di content marketing non è una semplice attività promozionale, ma agisce come il livello freemium di un servizio consulenziale ad alto valore aggiunto, permettendomi di educare il mercato e costruire un rapporto di fiducia prima di qualsiasi impegno finanziario.
4. Dalla Ricerca al ROI: Come Andrea Viliotti Trasforma i Dati in Strategia
La qualità e l'utilità dei contenuti che offro si basa su una selezione rigorosa delle fonti, che riconduco principalmente a due tipologie:
Ricerche sull'impatto dell'IA nel business: Si tratta di report e studi di enti di ricerca e società di consulenza che documentano, attraverso casi di studio reali e statistiche aggiornate, come l'IA sta influenzando le imprese. Dati concreti, come quelli che indicano un aumento del ROI sulle vendite del 10-20% per le aziende che investono a fondo in IA, aiutano i dirigenti a comprendere dove si crea valore. Questa è la fotografia del presente.
Ricerche accademiche e universitarie: Articoli scientifici che esplorano le frontiere dell'IA. Questa fonte, a prima vista meno immediata per un manager, è in realtà la più strategica. A differenza di altri settori, nel campo dell'Intelligenza Artificiale le scoperte della ricerca hanno una ricaduta quasi istantanea sul mercato: ciò che oggi è un paper accademico, nel giro di pochi mesi diventa una funzionalità su una piattaforma commerciale. Analizzare queste fonti non significa quindi prevedere un vago "futuro", ma comprendere quale sarà la tecnologia di prossima generazione disponibile sul mercato a brevissimo termine. Inoltre, la ricerca accademica è l'unica che evidenzia con rigore i limiti reali dell'IA attuale e, al contempo, traccia la strada per superarli. Per un dirigente, possedere queste conoscenze è fondamentale per prendere decisioni informate: permette di evitare investimenti in progetti che nascono già tecnologicamente vecchi e di dirigere le iniziative di sviluppo sui percorsi più sicuri e con maggiori probabilità di successo, conoscendo a fondo i confini della tecnologia che si sta implementando.
Il mio valore aggiunto sta nell'interpretazione e traduzione di queste conoscenze in un linguaggio e in un contesto comprensibili per chi dirige un'azienda. Grazie alla mia lunga esperienza personale sia come imprenditore che come consulente, conosco il punto di vista di chi guida un'impresa: le preoccupazioni, gli obiettivi pratici, il poco tempo a disposizione. Per questo, estrapolo da queste fonti ciò che serve veramente ai dirigenti, posizionandomi in quel ruolo cruciale che McKinsey definisce "Analytics Translator": un ponte tra il mondo tecnico e le decisioni strategiche del business.
5. Un Percorso per la Leadership: La Visione Strategica sull'IA oltre i Tecnicismi
Il tipo di documentazione che produco non è un semplice riassunto o un abstract tecnico. È concepito come un vero e proprio percorso, un viaggio in cui accompagno "mano nella mano" imprenditori e dirigenti alla scoperta dello stato attuale e delle tendenze future dell'IA applicata al business. Questo approccio narrativo è fondamentale perché, come detto all'inizio, l'aggiornamento su questa tecnologia non è delegabile. Se la strategia deve essere guidata dall'alto, allora chi è al vertice deve essere costantemente informato per prendere decisioni consapevoli.
Il focus di ogni contenuto è volutamente strategico, non ingegneristico. Vengono certamente menzionati gli aspetti tecnologici cruciali – come i concetti di machine learning o di modelli generativi – ma sempre filtrandoli attraverso la domanda fondamentale: "cosa significa questo per il mio business?". In questo modo, un CEO o un direttore generale può cogliere le implicazioni concrete per i modelli di business, l'organizzazione interna e la competitività aziendale, senza perdersi nei dettagli algoritmici. Questa formazione continua, offerta in modo flessibile, mette le aziende nelle condizioni di ragionare sull'IA in termini di opportunità strategiche e non di semplice tool informatico da acquistare.
6. Dalla Teoria all'Azione: L'Accompagnamento Continuo di Rhythm Blues AI
Accanto alla componente divulgativa, che opera in parallelo, Rhythm Blues AI offre un servizio di consulenza mirata e personalizzata per le aziende che vogliono passare dalla teoria all'azione. Mentre i contenuti gratuiti diffondono cultura e stimolano l'interesse, il servizio consulenziale permette di affiancare le organizzazioni in modo dedicato, calando i principi generali nella realtà specifica di ciascuna impresa.
Il percorso che propongo è altamente personalizzato e si articola in diverse tappe fondamentali:
Audit aziendale iniziale: Un'analisi approfondita dei processi esistenti, dei dati disponibili e delle sfide operative per mappare le esigenze e identificare i casi d'uso dell'IA a più alto potenziale, sempre in relazione agli obiettivi strategici.
Formazione e allineamento interno: Organizzo sessioni di formazione mirate per manager e dipendenti per spiegare in termini pratici cosa significa integrare l'IA e come il loro lavoro evolverà. Questo aiuta a creare un mindset aperto e a ridurre le resistenze. Studi dimostrano che le aziende con robusti programmi di change management hanno probabilità fino a 6 volte maggiori di raggiungere i loro obiettivi.
Consulenza strategica e accompagnamento continuo: Il mio supporto non si esaurisce con la stesura della roadmap iniziale, che include la pianificazione di progetti pilota e la definizione di KPI. La fase successiva e più importante è l'affiancamento costante durante lo sviluppo. Una roadmap è uno strumento vivo, che viene inevitabilmente rimodellato durante l'implementazione per affrontare le problematiche che emergono. Il mio ruolo è supportare i vertici aziendali in questo processo, aiutandoli ad affrontare ogni sfida in modo strategico e immediato. Fornisco loro gli elementi per capire appieno cosa succede e per prendere decisioni consapevoli, veloci e sempre focalizzate sul miglior risultato per l'azienda.
Questo approccio progressivo, spesso strutturato in pacchetti di servizi, abbassa le barriere all'ingresso per le aziende, proponendo un inizio a basso rischio con un potenziale di crescita graduale.
7. Architetto Strategico vs Fornitore: Il Posizionamento Unico di Andrea Viliotti
È fondamentale chiarire un punto essenziale del mio posizionamento: il servizio di consulenza Rhythm Blues AI non vende software o soluzioni preconfezionate. Il mio ruolo non è quello di un fornitore di tecnologia, ma quello di un architetto strategico, un consigliere di fiducia che affianca la leadership nell'introdurre questo nuovo modo di gestire e condurre l'azienda. Il mio lavoro consiste nell'accompagnamento logico-strategico, garantendo che l'IA venga messa al servizio degli obiettivi di business e non viceversa.
In questo, agisco come una figura di raccordo tra il management e i team tecnici. Da un lato, mi assicuro che il DNA dell'azienda e le sue priorità strategiche rimangano il faro di riferimento; dall'altro, facilito il dialogo con gli esperti che svilupperanno le soluzioni, garantendo che tutti parlino la stessa lingua. Questo posizionamento neutrale e agnostico rispetto ai fornitori è un elemento chiave per costruire fiducia e autorità. Mentre molti concorrenti sul mercato sono fondamentalmente degli implementatori che vendono il "come" (la tecnologia), io mi concentro sul "perché" e sul "cosa" (la strategia), operando in uno spazio di mercato di maggior valore per il mio pubblico di riferimento.
8. Formazione Critica sull'IA: Evitare il Debito Cognitivo e Dominare la Tecnologia
L'allineamento interno menzionato in precedenza va ben oltre una semplice infarinatura tecnica. Una parte fondamentale del mio intervento consulenziale è dedicata a una formazione critica e consapevole sull'uso dell'IA, finalizzata a stabilire una corretta collaborazione uomo-macchina. Il principio guida è uno solo: le macchine devono essere dominate, non viceversa.
Un uso passivo dell'Intelligenza Artificiale, infatti, genera due effetti estremamente negativi, già ampiamente dimostrati dalla ricerca:
Sotto-utilizzo della tecnologia: Usare l'IA generativa come un semplice motore di ricerca o un correttore di bozze significa sprecare, secondo diverse stime, fino al 50% delle sue reali potenzialità. Per sfruttarla appieno, è necessario un approccio attivo, in cui l'utente dialoga con la macchina, la sfida, ne corregge gli errori e la guida verso risultati complessi e innovativi. Questo richiede un nuovo set di competenze.
Debito Cognitivo: Questo è il rischio più subdolo e pericoloso. Un affidamento acritico e passivo all'IA porta a un progressivo indebolimento delle capacità cognitive umane. Il pensiero critico, la capacità di risolvere problemi complessi e la creatività, se non allenati, si atrofizzano. Questo "debito cognitivo" incide direttamente e in modo nefasto sul patrimonio umano aziendale, la vera fonte di vantaggio competitivo a lungo termine.
Il mio percorso formativo è progettato per contrastare attivamente questi rischi. Non insegno solo come usare uno strumento, ma come pensare mentre lo si usa. L'obiettivo è trasformare i collaboratori in partner intelligenti della tecnologia, capaci di guidarla, supervisionarla e valorizzarla, garantendo che l'IA rimanga un potente strumento al servizio dell'ingegno umano, e non un suo sostituto.
9. Un Metodo Universale per l'IA: Dal Manifatturiero alla GDO
L'approccio strategico di Rhythm Blues AI è progettato per essere universale e trasversale, applicabile a qualsiasi settore di business e a qualsiasi area aziendale, dal marketing alle operation, dalla finanza alle risorse umane. Per illustrare la flessibilità del mio metodo, è utile analizzare due casi limite che rappresentano gli estremi dello spettro di maturità digitale delle imprese italiane: il settore Manifatturiero e la Grande Distribuzione Organizzata (GDO).
Caso 1: Alta Maturità (es. Manifatturiero)
Un settore spesso già consapevole del potenziale dell'IA per la propria competitività. Qui, la consulenza strategica si concentra su casi d'uso sofisticati come la manutenzione predittiva, l'ottimizzazione della supply chain o la creazione di gemelli digitali (digital twin). L'obiettivo è accelerare, prioritizzare gli investimenti ad alto impatto e massimizzare il ROI in un contesto già recettivo.
Caso 2: Bassa Maturità (es. GDO)
Un settore identificato come ritardatario, dove il 78.6% delle aziende è ancora in fase puramente esplorativa. Qui, la divulgazione della Fase 1 è cruciale per creare una base di conoscenza. Tuttavia, il mio intervento va oltre: si attiva un servizio di pre-analisi di settore (Fase 2), che funge da fondamenta per l'audit aziendale vero e proprio. Si tratta di un passo intermedio per costruire consapevolezza interna e definire un perimetro di intervento realistico, prima di avviare progetti su larga scala.
Questi due esempi dimostrano come il mio servizio non sia standardizzato, ma si adatti al punto di partenza di ogni singola azienda, indipendentemente dal settore.
Livello di Maturità | Esempio di Settore | Approccio Strategico Rhythm Blues AI |
Alta | Manifatturiero, Finanza | Consulenza avanzata per prioritizzare casi d'uso complessi e accelerare il ROI. |
Bassa | GDO & Retail, Artigianato | Divulgazione (Fase 1) seguita da una pre-analisi di settore (Fase 2) per costruire le basi dell'audit. |
10. Navigare l'AI Act: La Guida Strategica alla Compliance Normativa
Un accompagnamento strategico serio deve affrontare le implicazioni etiche, di sicurezza e di governance legate all'IA. Introdurre queste tecnologie significa assumersi nuove responsabilità. Per questo, una parte fondamentale del mio supporto consiste nell'aiutare la leadership a "mettere i giusti paletti", garantendo un uso responsabile e conforme alle normative.
Il panorama normativo è complesso e in rapida evoluzione. L'AI Act europeo, sebbene in vigore, è ancora in fase di attuazione, con dettagli che verranno definiti nel tempo. Per le aziende che operano a livello internazionale, la sfida si moltiplica, dovendo tenere conto di un mosaico di leggi che i vari Stati stanno implementando.
È fondamentale chiarire che il mio supporto in questo ambito non è di natura legale, ma strategica. Proprio come agisco da facilitatore tra la dirigenza e i fornitori di tecnologia, opero come un "traduttore" tra il mondo normativo e le decisioni di business. Il mio obiettivo è aiutare la leadership aziendale a comprendere a fondo le implicazioni strategiche delle varie leggi sull'implementazione dell'IA. Grazie a un aggiornamento costante, fornisco gli strumenti per dialogare in modo informato con i consulenti legali e per integrare la conformità normativa nella roadmap di sviluppo, trasformando un obbligo in un'opportunità per costruire un'IA più robusta e affidabile.
11. Oltre il ROI: Misurare l'Impatto Reale della Consulenza Strategica AI
Una delle mie "ossessioni" professionali è l'orientamento ai risultati. Tuttavia, un approccio strategico maturo sa che il valore generato dall'IA non si esaurisce nei numeri di un bilancio. Il mio ruolo è aiutare la dirigenza a definire un quadro di misurazione completo, che includa sia indicatori quantitativi che qualitativi.
KPI Quantitativi (Misurabili Direttamente): Questi sono gli indicatori standard, come la riduzione dei costi operativi, l'aumento dei tassi di conversione grazie a marketing mirato o l'incremento del fatturato. Sono essenziali per giustificare l'investimento iniziale.
KPI Qualitativi (Impatto Strategico): Il vero vantaggio competitivo si nasconde spesso qui. Parliamo di indicatori come il miglioramento della soddisfazione del cliente, l'aumento del benessere dei dipendenti e la gestione strategica del turnover del personale. Quest'ultimo punto, poco trattato in letteratura ma di enorme impatto reale, va visto sotto una duplice luce. Da un lato, quando l'IA automatizza i compiti ripetitivi, le competenze uniche dei collaboratori possono essere reinvestite nell'addestramento delle piattaforme, aumentando il loro valore e la loro soddisfazione, con un effetto positivo sulla loro permanenza in azienda. Dall'altro lato, questo processo ha un effetto cruciale anche quando un collaboratore strategico decide di lasciare l'impresa: il suo modus operandi e le sue conoscenze, essendo state utilizzate per strutturare l'IA aziendale, non vengono perse. La conoscenza si trasforma in un patrimonio stabile e replicabile, mitigando l'impatto negativo dell'abbandono e garantendo la continuità operativa.
Rhythm Blues AI aiuta a individuare l'insieme di KPI più rilevanti, che hanno sempre una componente standard e una specifica per il DNA di ogni azienda. Rendo la dirigenza consapevole di questi indicatori qualitativi che, sebbene non espressi da un numero, sono monitorabili tramite report specifici e hanno un impatto profondo e reale sui risultati economici a lungo termine. Si tratta di andare oltre la visione puramente tecnica o accademica, per comprendere gli effetti reali dell'IA sull'intera organizzazione.
Conclusioni: L'Innovazione Tecnologica Sposa la Visione di Business
Alla luce di quanto discusso, emerge un quadro chiaro: il successo con l'IA non deriva dall'acquisto della tecnologia più recente, ma dalla costruzione di un'organizzazione capace di dominarla. Il mio progetto, Rhythm Blues AI, è la concretizzazione della mia visione di Consulenza Strategica AI Andrea Viliotti ed è stato concepito proprio per questo. Non si tratta solo di definire una roadmap, ma di creare un'alleanza strategica continua che supporti la leadership nel navigare la complessità – dalla rapida evoluzione della ricerca alla dinamicità delle normative. L'obiettivo è trasformare i collaboratori in partner attivi della tecnologia per evitare il "debito cognitivo" e misurare il successo non solo in termini di ROI, ma anche attraverso l'impatto sul patrimonio umano e sulla resilienza aziendale. L'approccio integrato, dove la strategia guida la tecnologia in ogni sua fase, è l'unico modo per garantire che l'innovazione non snaturi il DNA aziendale, ma ne diventi un'estensione intelligente e potente. Solo così l'IA può smettere di essere un hype e diventare un vantaggio competitivo concreto e sostenibile.
Se questo approccio risuona con le esigenze della sua azienda, la invito a un confronto diretto per esplorare come l'intelligenza artificiale possa fornire un contributo concreto ai suoi progetti. Può fissare una consulenza iniziale gratuita di 30 minuti, un momento di scambio per valutare le necessità e iniziare a costruire un piano d'azione personalizzato.
Per prenotare la sua sessione strategica, utilizzi il seguente link: Fissa una consulenza con Rhythm Blues AI
FAQ - Domande Frequenti sul Progetto Rhythm Blues AI
Chi è Andrea Viliotti?
Sono un consulente strategico ed ex imprenditore. La mia credibilità non si basa su teoria accademica, ma su decenni di esperienza pratica nel business, che mi permette di comprendere le reali pressioni e necessità dei dirigenti.
Cosa offre esattamente Rhythm Blues AI?
Rhythm Blues AI offre un percorso in due fasi: una divulgazione gratuita di contenuti strategici (blog, podcast) per creare consapevolezza, e un servizio di consulenza a pagamento che include audit, formazione e accompagnamento strategico continuo per implementare l'IA in azienda.
Qual è la differenza tra Rhythm Blues AI e un fornitore di software?
Un fornitore vende una soluzione tecnologica (il "come"). Io, come architetto strategico, aiuto la dirigenza a definire il "perché" e il "cosa": la visione, la roadmap e le scelte giuste per il business. Il mio servizio è agnostico rispetto alla tecnologia e focalizzato unicamente sugli obiettivi aziendali.
A chi si rivolge principalmente il servizio?
Mi rivolgo esplicitamente a chi detiene la responsabilità strategica: imprenditori, CEO, proprietari di PMI e dirigenti di vertice di aziende di ogni settore non nativamente digitale.
La vostra formazione si limita all'uso tecnico degli strumenti?
Assolutamente no. La formazione tecnica è solo una parte. Il cuore del mio intervento è la formazione critica: insegno ai team come pensare mentre usano l'IA, per sfruttarla al massimo, evitare un approccio passivo e contrastare il rischio del "debito cognitivo".
Cos'è il "debito cognitivo" e come lo prevenite?
È l'indebolimento delle capacità critiche e creative umane causato da un affidamento passivo all'IA. Lo prevengo con una formazione che promuove un'interazione attiva e consapevole con la tecnologia, trasformando i collaboratori da semplici utenti a partner che dominano la macchina.
Come misurate il successo di un progetto IA? Solo in termini di ROI?
Il ROI è fondamentale, ma è solo l'inizio. Aiuto le aziende a definire un quadro di misurazione completo che include KPI qualitativi ma strategici, come il benessere dei dipendenti, la soddisfazione dei clienti e la capacità di trattenere le conoscenze in azienda, che hanno un impatto diretto sui risultati a lungo termine.
Come può l'IA aiutare quando un dipendente chiave lascia l'azienda?
Integrando il modus operandi e le conoscenze dei collaboratori strategici nell'addestramento dell'IA aziendale, si trasforma quel sapere individuale in un patrimonio aziendale stabile e replicabile. Questo mitiga l'impatto negativo del turnover e garantisce la continuità.
Offrite consulenza legale sull'AI Act?
No, il mio supporto non è legale ma strategico. Agisco come "traduttore" delle normative, aiutando la dirigenza a capirne le implicazioni per il business e a dialogare in modo informato con i propri consulenti legali per integrare la conformità nella strategia aziendale.
Come posso iniziare a collaborare con lei?
Il primo passo è una consulenza iniziale gratuita di 30 minuti, che può prenotare tramite il link fornito. In questa sessione discuteremo le sue esigenze specifiche e valuteremo insieme i passi successivi.
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